Come finanziare un’azienda: capitale proprio e capitale terzi

By: Carmine Roca0 commenti

L’insieme delle operazioni necessarie a reperire e mettere a disposizione dell’impresa il capitale dà luogo ad un finanziamento. Quando si avverte l’esigenza di finanziare un’azienda, è fondamentale avere piena consapevolezza dello scopo per cui si cercano dei mezzi finanziari. Ciò, infatti, aiuta a raggiungere una migliore pianificazione finanziaria sia nel breve che nel medio e lungo periodo.

Quali sono le fonti di finanziamento aziendali

Fondamentalmente, un’impresa si può finanziare in due modi:

  • Capitale proprio;
  • Capitale di terzi.

Cos’è il capitale proprio

Il capitale proprio ancora oggi è una componente molto rilevante nel finanziamento dell’impresa. Consiste in quella parte di patrimonio appartenente all’impresa o ai soci che ne fanno parte. Chiaramente, trattasi di capitali appartenenti ai titolari dell’attività imprenditoriale.

Questo capitale può essere messo a disposizione dell’azienda tramite gli aumenti di capitale, un’operazione che consiste nel versare dei fondi nelle casse aziendale, oppure rinunciando alla distribuzione degli utili.

A fini di rendicontazione aziendale, è importante calcolare l’indice di redditività del capitale proprio. Si ottiene rapportando l’utile al capitale di proprietà dell’azienda.

Capitale di terzi: definizione

Se una parte di capitale utilizzata per finanziare l’azienda proviene da soggetti estranei all’azienda si parla di capitale di terzi. In sostanza, per ottenere capitale da soggetti terzi l’azienda deve contrarre un debito.

Nel capitale di terzi possono rientrare, per esempio, i debiti bancari, quelli verso i fornitori, i salari dei dipendenti, tasse ecc.

Per molte imprese, diventa praticamente impossibile esercitare l’attività imprenditoriale senza l’apporto di capitale di terzi. In ogni caso, per una efficace pianificazione e gestione dell’impresa, sarebbe auspicabile ottenere il giusto compromesso tra capitali propri e capitali terzi.

Il capitale di terzi può essere a:

  • Breve termine;
  • Lungo termine.

Capitale terzi a breve termine

Il capitale a breve termine fornisce supporto al fatturato ed è utilizzato principalmente per finanziare crediti nei confronti di scorte oppure clienti. Il finanziamento a breve termine tramite capitale terzi può essere effettuato tramite anticipo fatture (ne abbiamo parlato nell’articolo sullo smobilizzo dei crediti), accendendo debiti verso i fornitori o aprendo linee di credito in conto corrente.

Finanziamento terzi a lungo termine

Un finanziamento terzi è a lungo termine quando si protrae per più di un anno. Questi finanziamenti possono consistere in:

  • Mutui bancari;
  • Prestiti dai soci;
  • Prestiti obbligazionari.

Generalmente, un finanziamento di durata importante prevede un piano di ammortamento definito nei dettagli già nella fase di stipula del contratto. Un finanziamento di questo tipo può aiutare l’impresa a realizzare progetti in ambito innovazione e ricerca, investire in beni materiali o immateriali oppure a stabilire una presenza in nuovi mercati.

Come scegliere la migliore forma di finanziamento

A volte, si commette l’errore di pensare che un’azienda possa avere bisogno di un finanziamento solo nella fase di avvio dell’attività. In realtà, anche durante il percorso espansivo ed evolutivo dell’attività imprenditoriale, potrebbe sorgere il bisogno di accedere ad un finanziamento.

Qualora le risorse interne, ovvero quelle detenute dall’imprenditore o dai soci, non dovessero bastare per il finanziamento del progetto imprenditoriale, si può prendere in considerazione un finanziamento attraverso capitale apportato da terzi.

In tal senso, ancora oggi una delle opzioni migliori è il finanziamento bancario. Il punto è che esistono diverse forme di finanziamenti bancari e scegliere quello più adeguato al fabbisogno aziendale non è semplice.

Tutto dipende, come sempre, dalle esigenze dell’impresa e dagli obiettivi di breve/medio/lungo termine prestabiliti.

Prima abbiamo accennato brevemente ad alcune delle forme di finanziamento concesse dalle banche, come ad esempio i mutui. Parlare di mutuo aziendale, però, significa dire tutto e niente. Bisognerebbe distinguere tra le varie tipologie di mutui, come ad esempio:

  • Mutuo chirografario;
  • Mutuo ipotecario;
  • Mutuo con fondo di rotazione.

Perché è fondamentale chiedere il supporto di un consulente esperto

Per avere un quadro ampio e dettagliato delle varie opportunità disponibili, è importante farsi assistere da un consulente esperto in finanziamenti aziendali. La presenza di un professionista ti aiuterà a scegliere la migliore opzione di finanziamento per il tuo business, con un occhio sempre attento alla protezione del patrimonio aziendale e alle limitazioni di rischi di sovraesposizione debitoria.

Del resto, quando si valuta un finanziamento aziendale è giusto fare un’analisi dettagliata dei costi connessi questa operazione, come ad esempio il tasso d’interesse e le spese accessorie. Altrettanto importante è la valutazione delle garanzie che l’istituto di credito potrebbe richiedere.

Poiché non tutti gli imprenditori potrebbero conoscere nei dettagli le varie sfaccettature che ruotano attorno al prestito bancario, poter contare sulle competenze di un consulente sarebbe certamente di grande aiuto.

Leggi anche: come funziona il leasing finanziario.

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