Come ottenere un finanziamento aziendale con Fondo Impresa Donna

By: Carmine Roca0 commenti

Negli ultimi anni, sono cresciute le iniziative a sostegno dell’imprenditoria femminile. Una di queste iniziative è Fondo Impresa Donna. In particolare, il Piano Nazionale Rinascita e Resilienza ha stanziato risorse complessive pari a 160 milioni di euro, così suddivise:

  • 38,8 milioni di euro per gli incentivi atti a favorire la nascita di imprese femminili;
  • 121,2 milioni per incentivi finalizzati a favorire lo sviluppo ed il consolidamento delle imprese femminili.

La gestione del Fondo è stata affidata dal Ministero dello Sviluppo Economico ad Invitalia, Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.

Chi può ottenere un finanziamento con Fondo Impresa Donna

Fondo Impresa Donna si rivolge ad imprese femminili di ogni dimensione, con sede legale ed operativa in Italia, già costituite o di nuova costituzione.

Per quanto concerne gli incentivi legati alla nascita e allo sviluppo delle imprese femminili, possono accedere all’agevolazione:

  • Imprese femminili che hanno meno di un anno di vita, alla data di presentazione della domanda;
  • Lavoratrici autonome con Partita Iva aperta da meno di un anno, alla data di presentazione della domanda;
  • Persone fisiche interessate a costituire una nuova attività imprenditoriale femminile.

Sul fronte degli incentivi per lo sviluppo ed il consolidamento delle imprese femminili, i beneficiari sono gli stessi di cui sopra, eccezion fatta per le persone fisiche, in quanto parliamo esclusivamente di imprese già esistenti.

Obiettivo del Fondo è, inoltre, quello di sostenere azioni volte a promuovere la diffusione della cultura e della formazione imprenditoriale femminile, attraverso iniziative nelle scuole e nelle università.

Quali settori possono essere finanziati

Possono essere finanziate le imprese che operano o sono interessate ad operare nei settori del commercio, turismo, fornitura di servizi, produzione di beni nell’ambito dell’industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli.

Le imprese beneficiarie avranno due anni di tempo, a partire dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione dell’agevolazione, per la realizzazione delle iniziative previste.

Inoltre, per i programmi d’investimento legati alla costituzione di una nuova azienda, le spese ammissibili non potranno superare i 250.000,00 di euro, al netto dell’IVA. Invece, per i piani di investimento relativi allo sviluppo e al consolidamento delle imprese femminili, le spese ammissibili non debbono superare i 400.000 euro, al netto dell’IVA.

In cosa consistono le agevolazioni

Le agevolazioni del Fondo Impresa Donna possono consistere in:

  • Contributi a fondo perduto;
  • Finanziamento a tasso agevolato.

Il finanziamento può avere una durata massima di otto anni, è concesso a tasso zero e non richiede la presenza di ulteriori garanzie.

Sul fronte degli incentivi per la costituzione di nuove attività imprenditoriali femminili, Fondo Impresa Donna ha istituito solo il contributo a fondo perduto, per un importo che può essere pari a:

  • 80% delle spese ammissibili (non più di 50.000 euro), per piani d’investimento con spese ammissibili uguali o inferiori a 100.000 euro:
  • 50% delle spese ammissibili (non più di 250.000 euro), per piani d’investimento con spese ammissibili superiori a 100.000 euro.

Sul fronte degli incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese capeggiate da donne, è possibile ottenere sia il contributo a fondo perduto che il finanziamento. In particolare:

  • Per le imprese femminili nate da non più di 3 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione, è prevista una copertura massima dell’80% delle spese ammissibili, nella stessa misura (in forma di contributo a fondo perduto e in forma di finanziamento agevolato);
  • Per le imprese femminili nate da più di 3 anni alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le agevolazioni sono concesse come al punto precedente per quanto concerne le spese di investimento. Sul fronte delle esigenze di capitale circolante che rientrano nelle spese ammissibili, l’agevolazione è concessa nella sola forma del contributo a fondo perduto.

Quali sono le spese ammissibili

Fanno parte delle spese ammissibili:

  • Spese di immobilizzazioni materiali e immateriali;
  • Servizi cloud utili per la corretta gestione dei processi aziendali;
  • Spese per il personale dipendente;
  • Esigenze di capitale circolante

Oltre alle agevolazioni già previste, le imprese beneficiarie possono usufruire di servizi di assistenza a livello tecnico e gestionale, per un importo massimo di 5.000 euro per impresa. Si può usufruire dell’agevolazione sia attraverso servizi erogati da Invitalia, sia tramite voucher che permettano di acquistare presso soggetti terzi i servizi specialistici.

Come presentare la domanda

La domanda per l’accesso all’agevolazione può essere presentata solo telematicamente. La procedura informatica da utilizzare sarà indicata direttamente sul sito ufficiale di Invitalia.

Leggi anche: come ottenere un finanziamento con Transizione 4.0.

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